sabato 28 aprile 2012

Pass cittadini. La vera mappa
del potere/6. I politici.

Finalmente si parla di politici e di pass. Per essere più precisi, dai pass utili a percorrere le corsie preferenziali milanesi, quelle che dovrebbere essere a uso esclusivo dei mezzi di trasporto pubblico. "Finalmente" perché, diciamocelo, lo sport nazionale del momento è proprio quello di scovare i privilegi di coloro che ci governano, a conferma dell'esistenza della cosiddetta casta che vive alle nostre spalle. E questa dei permessi milanesi è un'occasione ghiotta, da non lasciarci scappare.

A milano 278 politici hanno il pass

A Milano, tanto per farla breve, ci sono 278 politici che godono di questo privilegio. Alcuni ne hanno a disposizione più di uno, tanto che i pass totali a loro riservati sono ben 444. A questi vanno aggiunti altri 99 pass previsti per le forze politiche e per le organizzazioni sindacali.

La nostra analisi comincia proprio da questi, perché molti qui sono gli spunti interessanti e curiosi, alcuni anche tali da sbellicarsi dalle risa, se non fossero le lacrime di tristezza ad avere il sopravvento.

L'Udeur di Mastella gode di cinque pass

Tra i partiti e i sindacati la top ten è questa: primo posto alla Cgil con 17 pass (ah, però...), secondo alla Lega Nord segreteria federale, con 6 pass, gli stessi  dell'Unione Generale del Lavoro (Ugl, un altro sindacato...) e di Sinistra per Pisapia (e anche qui ci sta un "ah, però..."). Appena giù dal podio ritroviamo la Lega Nord, questa volta segreteria nazionale che ha 5 pass, come l'Udeur Popolari. L'Udeur? Il partito di Mastella, di cui ignoravamo fin la sussistenza, ha ben 5 pass... Uno in più dei due maggiori partiti d'Italia, Pd e Pdl, che ne hanno 4 come, udite udite, Rifondazione Comunista e Partito Repubblicano.

Nel segno del revival... ma non è finita, perché con 3 pass troviamo il Partito Socialista, insieme alla Cisl, ma anche al Movimento Sociale Fiamma Tricolore e al Partito Democratico Cristiano (ma che cos'è?!?). Seguono, con 2 pass, Partito Liberale, Idv, La Destra, Udc, Psdi-Pensionati del Sole, Rinnovamento di Destra e, questa è una vera chicca, Sin.Pa, il sindacato padano, quello che era gestito da Rosi Mauro (ma allora esiste davvero!).


Consiglio e giunta comunale: al Pd sono assegnati 24 permessi

Basterebbe questo per accontentare la nostra voglia di ridere per non piangere, ma siamo solo all'inizio. Passiamo ora infatti ai permessi personali, quelli riservati a politici e amministratori locali ma anche nazionali e, addirittura, europei. Partiamo dai padroni di casa, i politici che occupano Palazzo Marino, componenti del consiglio e della giunta comunale. Sono 50, i beneficiati, che godono in totale di 67 pass (1,34 di media pass/persona). Il Pd, con 20 persone, ha 24 pass (1,2 a persona), seguono il Pdl, con 12 persone e 19 pass (1,6 a testa, ben sopra la media e anche sopra allo stesso Pd). La Lega Nord ha 4 persone che godono di 5 pass (1,2 di media).

Da notare i più beneficiati: l'ex assessore Alan Rizzi e Andrea Mascaretti entrambi del Pdl, e Francesco De Lisi, del Pd, tutti con 3 pass. Il sindaco Giuliano Pisapia si è riservato 2 pass. Non hanno invece pass, probabilmente per loro scelta, Manfredi Palmeri (lista personale), Carmela Rozza, Marco Cormio, David Gentili (Pd), Mattia Calise (Movimento 5 Stelle) e Marco Cappato (Radicali).

Consiglio e giunta Provinciale: il Pdl ha 45 pass

Facciamo un saltino in avanti e passiamo ai componenti di consiglio e giunta provinciale. Qui i beneficiati sono poco di più, rispetto al Comune: 54. Ma i pass concessi, guarda un po', sono molti più numerosi: 81 (con una media pass per persona pari a 1,5). A farla da padrone è indubbiamente il Pdl, con 28 beneficiati cui sono assegnati 45 pass (con rapporto pass/persona di 1,6), seguono la Lega Nord, con 8 persone e 14 pass (rapporto di 1,75!) e il Pd, con 11 persone e 12 pass (rapporto: 1,1). Piccola menzione per l'Udc, 2 persone per 3 pass (rapporto di 1,5).

Passiamo ai singoli. Primo della lista, per quanto riguarda il Consiglio provinciale, è il leghista maroniano Stefano Candiani, con 4 pass. Seguono Pietro Accame, Giuseppe Marzullo, Giuseppe Milone, tutti del Pdl e Tito Cattaneo (Lega Nord), tutti con 3 pass. Tra le curiosità, il fatto che nei primi 18 in classifica ci sia solo un esponente del Pd, Giorgio Cazzola, con 2 pass. Il presidente della Provincia, Guido Podestà, ha a disposizione due soli pass, tanti quanto la componente della giunta Silvia Garnero (Pdl), famosa più che altro per essere nipote di Daniela Santanché...

Consiglio e giunta regionale: Pdl e Lega,  due pass a persona

Ed eccoci alla Regione, di tutti gli enti quello che gode di maggiori privilegi, per quanto riguarda i pass delle corsie (ma forse non solo per quello). Le persone con pass sono in questo caso 90, i pass 153 (sì, avete letto bene, 153!, per un rapporto persone/pass di 1,7). Anche in questo caso la fanno da padrone i partiti di maggioranza. Primo il Pdl, con 31 persone e 61 pass (quasi 2 pass di media a persona!), poi la Lega Nord, con 22 persone e 42 (rapporto di 1,9). Terzo il Pd: per lui 20 persone e 28 pass (rapporto di 1,4). Menzione per l'Idv, 3 persone e 6 pass (rapporto di 2 netto, complimenti...).

Passiamo ai singoli. Al top troviamo Romano La Russa che, insieme al compagno di partito (Pdl) Alessandro Colucci, gode di ben 5 pass!!! Subito sotto, con 4 pass, c'era il "Trota", quel Renzo Bossi che avendo dato le dimissioni da consigliere ora dovrà rassegnarsi ad affrontare, con le sue numerose auto, il traffico cittadino. Quattro pass anche per Stefano Zamponi (Idv) e per un altro leghista, tal Angelo Ciocca. E 4 pass anche per il presidente della Regione Roberto Formigoni: tutti da assegnare ad auto blu, probabilmente, visto che Formigoni, come tutti sanno non ha nemmeno la patente... Segue un numero imprecisato di consiglieri e di assessori, tutti di Pdl e Lega e tutti con 3 pass. Gli esponenti del PD più beneficiati sono, in questo caso, Luca Gaffuri, Arianna Cavicchioli e Carlo Spreafico con 3 pass. Non male nemmeno i 3 pass per l'esponente del Partito dei pensionati, Elisabetta Fatuzzo (per il suo partito, di cui è l'unica esponente un rapporto pass/persona record, dunque, pari a 3). Il presidente dimissionario del Consiglio, il leghista Davide Boni, gode invece di 2 pass. Non hanno pass (per loro scelta?), i consiglieri della Lega Andrea Gibelli e Luciana Maria Ruffinelli. Per quanto riguarda la Giunta, troviamo al top due dimissionari: Francesco Magnano (pdl, il geometra di Berlusconi inserito nel listino bloccato di Formigoni), con 3 pass, e Monica Rizzi (Lega, accusata di dossieraggio e di avere dichiarato falsamente di essere laureata) con 2 pass.

Ci sono anche i parlamentari "europei"...

Ecco fatto, abbiamo passato al setaccio gli amministratori locali. Ma con i politici non è finita. Ci sono infatti anche i politici nazionali, a godere dei pass milanesi, nonché quelli che frequentano (o dovrebbero frequentare) il Parlamento europeo. Cominciamo proprio da questi ultimi, che rappresentano di tutti il gruppo più esiguo. Un totale di 9 politici, per 12 pass (rapporto di 1,3). Tra i singoli si notano i 3 pass di Cristiana Muscardini (Fli, ex Msi) e i due di Lara Comi (Pdl). Ma anche il pass di Iva Zanicchi (Pdl), di Licia Ronzulli (Pdl, ex infermiera, si vocifera essere stata frequentatrice delle notti di Arcore) e di Gabriele Albertini cui dobbiamo dire grazie perché senza di lui quest'inchiesta non sarebbe esistita, essendo stato lui, quando era sindaco di Milano, a istituire il beneficio del pass per pubblica utilità. E per par condicio citiamo anche l'unico esponente del Pd presente in questa lista, Patrizia Toia (1 pass).

...e quelli eletti nel Parlamento italiano. Prima i senatori...


Torniamo in Italia, per il gran finale. Partiamo dai senatori. Sono 25 i politici beneficiati, per un totale di 40 pass (rapporto 1,6). I più beneficiati, anche in questo caso, sono gli esponenti del Pdl: 14 senatori che godono di 23 pass (rapporto di 1,6). Poi vengono quelli del Pd: 5 politici per 7 pass (rapporto di 1,4) e quelli della Lega Nord 2 senatori per 4 pass (rapporto di 2).

Tra i singoli spiccano i 3 pass di Marilena Adamo (Pd). Poco sotto di lei, ecco i 2 - tra gli altri - di Marcello Dell'Utri (Pdl), Rocco Buttiglione (Udc) e Ombretta Colli (Pdl). Tra gli altri nomi di interesse, spuntano l'ex magistrato Gerardo D'Ambrosio (Pd, 1 pass), Mariapia Garavaglia (Pd, ex ministro della Sanità del governo Ciampi, 1 pass), Alfredo Messina (Pdl, vicepresidente vicario di Mediolanum, 1 pass), Salvatore Sciascia (Pdl, ex finanziere, condannato per corruzione come direttore servizi fiscali della Fininvest, 1 pass) e Massimo Garavaglia (Lega Nord, il senatore più giovane della storia della Repubblica Italiana, 1 pass).

...e infine i membri della Camera dei Deputati

E concludiamo con i fuochi d'artificio, ovvero con i membri della Camera dei Deputati. Sono ben 57 i deputati che ritengono utile avere un pass per percorrere in tutta tranquillità le strade milanesi, quasi 1 su 10 dell'intera Camera. I pass da loro ottenuti sono 91 (per loro un rapporto pass/persona di 1,6). Si tratta di un vero assalto perpetrato dagli esponenti del Pdl:  sono in 31 e godono di 52 pass (rapporto di 1,7 scarso). Seguono gli ex alleati della Lega Nord: 8 deputati con 14 pass (rapporto di 1,7 abbondante), gli esponenti del Pd, 8 con 9 pass (rapporto di 1,1) e quelli dell'Idv, 4 con 7 (anche per loro un 1,7 abbondante).

Veniamo alle singole persone. Il re dei pass è in questo caso Giorgio Jannone (Pdl), che ne detiene ben 5. Segue, con 4, Carlo Davide Caparini (Lega Nord, editore della Padania) e, con 3, Valentina Aprea (Pdl, che essendo diventata assessore regionale dovrebbe avere nel frattempo rinunciato a questi privilegi...), Gabriele Cimadoro (Idv, cognato di Antonio Di Pietro), Claudio D'Amico (Lega Nord), Govanni Dell'Elce (già tesoriere di Forza Italia), Pietro Lunardi (quel "Pietro Lunardi"!) e Maurizio Lupi (Pdl, ciellino doc). Tra gli altri in lista, citiamo: Luca Volontè (Udc, 2), Giancarlo Abelli (Pdl, formigoniano doc, qualche problema con questioni legate a bonifiche, 2), Ignazio La Russa (Pdl, 2, insieme a quelli del fratello sono 7 totali in famiglia, niente male...), Giulio Tremonti (Pdl, 2), Gaetano Pecorella (Pdl, famoso soprattutto per essere uno degli avvocati di Berlusconi, 2), Giorgio Stracquadanio (Pdl, 2), Silvio Berlusconi (Pdl, solo 1!), Viviana Beccalossi (Pdl, 1), Italo Bocchino (Fli, 1), Mariella Bocciardo (Pdl, prima moglie di Silvio Berlusconi, 1), Michela Vittoria Brambilla (Pdl, 1), Roberto Cota (Lega Nord, presidente della Regione Piemonte, 1), Antonio Di Pietro (Idv, 1), Renato Farina (Pdl, giornalista, il famoso "Betulla", 1), Maria Stella Gelmini (Pdl, 1), Chiara Moroni (Fli, 1), Laura Ravetto (Pdl, 1), Marco Reguzzoni (Lega Nord, ex capogruppo, uno del "cerchio magico", 1), Paolo Romani (Pdl, 1), Andrea Ronchi (Misto, 1), Claudio Scajola (Pdl, 1, ma non si sa se lui ne sia a conoscenza...), Bruno Tabacci (Api, che essendo assessore a Milano dovrebbe forse dare le dimissioni da deputato..., 1), Valentino Valentini (Pdl, traduttore personale di Berlusconi, che spesso l'ha sostituito in incontri ufficiali, soprattutto in Russia..., 1).
E qui serve una nota: in questo elenco sono stati citati soprattutto esponenti del centrodestra, ma non per partigianeria. E' solo che questi sono la stragrande maggioranza e anche i più noti tra quelli titolari di un pass cittadino: molti nomi del Pd sono praticamente sconosciuti e dunque meno interessanti da riportare.

Percentuali a confronto

Per chiudere, può essere interessante stilare una classifica generale dei pass riservati ai vari partiti, per vedere se coincide in qualche modo con le percentuali di voto del passato e relative alle singole forze politiche (anche perché per quanto riguarda il presente trattasi di esercizio quanto mai complicato).

Ecco i risultati, frutto della somma dei soli pass personali, per non complicarci la vita con i vari udeur, partiti repubblicani, liberali, fiamme tricolori ecc., ormai presenti solo sulle corsie preferenziali milanesi:

PDL (123 esponenti, 44,2%):                  208 pass      47,6%   (rapp. pers/pass: 1,7)
PD (65 esponenti, 23,3%):                         81 pass      18,5%   (rapp. pers/pass: 1,2)
LEGA NORD (44 esponenti, 15,8%):      79 pass       18,0%   (rapp. pers/pass: 1,8)
IDV (10 esponenti, 3,6%):                         17 pass        3,9%   (rapp. pers/pass: 1,7)
UDC (7 esponenti, 2,5%):                          12 pass        2,7%   (rapp. pers/pass: 1,7)
LISTE CIVICHE (8 esponenti, 2,9%):     12 pass          2,7%   (rapp. pers/pass: 1,5)
SEL (8 esponenti, 2,9%):                             9 pass         2,0%   (rapp. pers/pass: 1,1)
GRUPPO MISTO (5 esponenti, 1,8%):     6 pass         1,4%   (rapp. pers/pass: 1,2)
FLI (4 esponenti, 1,4%):                              6 pass         1,4%   (rapp. pers/pass: 1,5)
API (3 esponenti, 1,0%):                              4 pass         0,9%   (rapp. pers/pass: 1,3)
PENSIONATI (1 esponente, 0,3%):            3 pass         0,7%   (rapp. pers/pass: 3,0)

Percentuali sorprendenti, non vi pare?


.

venerdì 27 aprile 2012

Pass cittadini. La vera mappa
del potere/5. Giornalisti & C.

Eccoci con la penultima puntata della nostra inchiesta, alla scoperta di coloro che in città hanno finora goduto dei pass per poter percorrere con il proprio mezzo a quattro ruote le corsie preferenziali dell'Atm. Stiamo cioè parlando di quelli che – mentre noi ce ne stiamo bravi e buoni in fila, fagocitati dal traffico cittadino – ci sfrecciano al fianco con le loro potenti e veloci auto, spesso di colore blu.

Abbiamo già visto alcune delle categorie avvantaggiate: le personalità, le banche, le aziende private e gli enti e le associazioni. Ci occupiamo, in questa puntata, dei giornalisti e di tutti coloro che operano all'interno del mondo della comunicazione.

Ben 35 pass per mamma Rai

A questo proposito, bisogna ancora una volta dire che a volte i pass possono essere a pagamento, ma che il Comune provvede comunque ad assegnarli solo dopo avere verificato la presenza di una pubblica utilità. Forse quella che è alla base del bel bottino di permessi (sono ben 35) a disposizione della Rai, che guida la top ten delle assegnazioni di questa categoria. Segue un altra televisione, Telelombardia, con 20 pass e, sul gradino più basso del podio, Rcs Mediagroup con 15 pass. Rcs Quotidiani è anche quarta, con 13 pass, appena prima di due giornali del calibro di Avvenire (8 pass) e Il Sole 24 Ore (7). Al settimo posto c'è Sky Italia (5), che precede la società che edita "Il Giornale" e poi l'Ansa, l'Arnoldo Mondadori Editore, l'agenzia Lombardia Notizie della Giunta regionale e Hearst Magazines Italia (Gente, Marie Claire, Gioia, Elle...), tutti con 4 pass.

C'è anche il paladino anti-soprusi Roberto Poletti

Più degni di attenzione e forse in grado di destare la nostra curiosità, sono però i nomi dei giornalisti che godono di tale agevolazione. Ne citiamo alcuni, scegliendo tra i nomi più conosciuti: Maurizio Belpietro (direttore di "Libero"), Chiara Beria di Argentine, Cesare Cadeo (quel Cesare Cadeo!), Livio Caputo, Elio Corno (interista sfegatato), Tiziano Crudeli (milanista altrettanto sfegatato), Emilio Fede (ex direttore del Tg4, chissà se godrà ancora del pass. Ma forse adesso, essendo cambiate un po' le cose, potrebbe non averne più bisogno come una volta...), Mario Giordano (direttore di TGCom24), Milo Massimo Infante (!), David Messina, Giovanni Morandi (ex direttore del Giorno, da poco sostituito), Giorgio Mulè (direttore di "Panorama"), Gianluigi Nuzzi (Inviato di "Libero" e conduttore della trasmissione televisiva "Gli Intoccabili"...), Roberto Poletti (collaboratore di "Libero" e di Antenna 3/Telelombardia, ex direttore di Radio Padania, ex parlamentare dei Verdi, autore del libro "Papponi di Stato", che da sempre si dichiara paladino della gente comune, contro i soprusi e i privilegi di chi esercita il potere...), Nicola Porro (vice-direttore del "Giornale" che co-conduce la trasmissione "In Onda" su "La7"), Gian Luca Rossi (volto delle trasmissioni sportive del gruppo legato a Telelombardia), Alessandro Sallusti (direttore del "Giornale"), Valerio Staffelli (che distribuisce "tapiri d'oro" a destra e a manca, e forse uno questa volta se lo dovrebbe autoconsegnare, anche se ha rivelato che il suo pass è pagato regolarmente ogni anno... ma i tapiri non li consegna con lo scooter?), Giovanni Toti (nuovo direttore del Tg4).

Un pass per l'ex fidanzata di Formigoni

Ma non è finita. Questi sono i nomi noti al grande pubblico, cui se ne affiancano altri, meno noti ma comunque, a quanto pare, ben piazzati. Come quello di Corrado Dragotto (ex portavoce del presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, ora direttore della comunicazione di Pedemontana, per lui 2 pass), di Raffaele Besso (Amministratore delegato di Telelombardia, 2 pass anche per lui), Renzo Canciani (già direttore della sede regionale Rai della Liguria, fresco responsabile del Centro di produzione di Milano, presente anche nella direzione generale di Expo 2015, ex craxiano, amico dell'ex ministro Paolo Romani), Michele Crosti (storico giornalista di Radio Popolare, ex presidente dei cronisti lombardi), Massimo Donelli (direttore di Canale 5, e di altre testate televisive minori del Gruppo Mediaset), Michela Gattermayer (direttrice di Velvet), Gianluca Savoini (responsabile dell'ufficio stampa del Consiglio regionale, ex inviato speciale della Padania, ex collaboratore del Giornale, dell'Indipendente e della Notte), Emanuela Talenti (ex conduttrice di Rete4, famosa più che altro per essere stata la fidanzata di Roberto Formigoni).

E con questa nota di colore finale direi che è davvero tutto. Finalmente, nella prossima e ultima puntata, potremmo occuparci dei politici...

Ma non prima del consueto riassunto parziale:

Autorità e personalità                37 pass
Istituti bancari                             376 pass
Aziende private                           496 pass
Enti privati e associazioni        241 pass
Medici                                             260 pass
Giornalisti & C.                            236 pass
Totale parziale:                          1.646 pass

A presto!

lunedì 16 aprile 2012

Pass cittadini. La vera mappa del potere/4. Enti privati e associazioni

E rieccoci con i pass per utilizzare le corsie preferenziali. Ce ne sono in giro più di 4mila. Abbiamo finora visto quelli riservati alle personalità, alle banche e alle aziende private. Concentriamoci questa volta sugli enti di diritto privato e sulle associazioni. Con una precisazione: a differenza di quelli finora analizzati, in questo insieme sono inserite molte realtà – associazioni, fondazioni, centri, ecc. – che hanno tutti i diritti di utilizzare le corsie altrimenti riservate ai mezzi pubblici, vista la loro provata utilità sociale. Resta da vedere, anche in questi casi, se i permessi assegnati sono utilizzati nello svolgimento delle attività proprie di queste realtà o se sono, al contrario, appannaggio dei loro manager o direttori/ responsabili/amministratori delegati, e via dicendo...

Cominciamo dalla topo ten, come da tradizione. Al primo posto troviamo l'Arcivescovado di Milano, con 19 pass, seguito dall'Unione del Commercio Turismo e servizi della provincia di Milano, con 10 pass e, sorpresa ma non molto, dall'Associazione Compagnia delle Opere con 7 pass, gli stessi della Veneranda Fabbrica del Duomo. Scendiamo dal podio per trovare la Provincia di Lombardia S. Carlo Borromeo dei Frati con 6 pass, giusto uno in più della Fondazione Cariplo e del Teatro alla Scala, che ne hanno a disposizione 5. Poco sotto la Comunità Ebraica di Milano, la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, il consorzio San Siro Duemila (che si occupa dello Stadio Giuseppe Meazza per conto del Comune di Milano) e la Fondazione Fratelli San Francesco d'Assisi onlus.

Insomma, nelle prime dieci di quelle che abbiamo parlato prima ce ne sono giusto pochine... Per arrivare agli ospedali dobbiamo scendere ancora un poco. Cominciando, guarda un po', dal San Raffaele, che si aggiudica la palma di più dotato di permessi, con 3. Seguono l'Istituto Auxologico Italiano e l'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri con 1 e... nessun altro istituto, anche se può sembrare strano (ma i medici che operano in città, in totale, godono di 260 pass). Per le associazioni e fondazioni che si occupano di persone malate, anziane o bisognose bisogna cercare a tutti i livelli. Si comincia con la Caritas, la Fondazione Banco Alimentare e la Fondazione don Gnocchi (3); si passa a Istituto dei ciechi di Milano, Ronda carità e solidarietà, Cooperativa sociale A77, Atlha onlus Tempo libero per l'integrazione dei disabili, Casa della Carità, Fondazione Maddalena GrassiFondazione Gruppo ospedaliero San Donato (2); si chiude, tra gli altri con Ail Associazione italiana contro leucemie-linfomi e mieloma, Associazione nazionale italiana lotta all'aids, Anteas (Terza età), Anvolt (lotta ai tumori), Cieli Azzurri, Pro Ammalati Francesco Vozza, Tazzinetta Benefica, Avis provinciale, Avsi (cooperazione internazionale), Centro Ambrosiano di Solidarietà, Centro Nazionale di prevenzione e difesa sociale, Fonazione Emergency, Handicap... Su la testa!, Lega Italiana per la lotta contro i tumori, Unione italia ciechi tutti quanti con 1 unico pass (e forse per loro, ma solo per loro, uno può essere poco...).

Detto di queste realtà, su cui c'è poco da scherzare, chiudiamo con alcuni beneficiati che destano curiosità, per non dire altro. Che dire, infatti dei due pass concessi al Silb, il Sindacato italiano locali da ballo? O dei due goduti dal Sovrano Militare Ordine di Malta? O, ancora, di quello della Anie, che altro non è che la Federazione nazionale delle imprese elettrotecniche ed elettroniche? Difficile trovare la loro utilità pubblica, necessaria per ottenere (anche a pagamento) il pass per le corsie preferenziali. Al pari di quelle degli Amici di via della Spiga, dell'Associazione Cavalieri Ordine Costantiniano, dell'Associazione la libera compagnia padana, dell'Associazione Ordine Francescano Secolare d'Italia, di Fraternità di Comunione e Liberazione, di Mondo Gatto e dell'Unione europea Assicuratori, tutti titolari di 1 pass.

E per finire, tra un numero imprecisato di Feder... (chimica 3, legnoarredo, meccanica, distribuzione e modaitalia 1), e di Conf... (agricoltura, apimilano, esercenti, industria, tutti 1); tra una lista senza fine di sigle, alcune difficili da interpretare (Caf, Ucid, Abi, Acli, Agis, Aice, Ance, Ancitel, Apa, Enpa, Tci, Arcoiris, Ascomut, Cna, Fisi, Comedit, Epam, Inapa, Icsr, Oipa, Pim...), un po' di teatri (Piccolo, 3 pass, No'hma 2, Franco Parenti 1) e scuole e università cittadine (Bocconi 3, Iulm 2, Scuole civiche 2, Università Cattolica 2, Centro sperimentale di cinematografia e Merkos l'Inyonei Cinuch, scuole ebraiche, 1), finalmente una buona notizia.
Si tratta di un miglioramento: dai due pass che erano assegnati al cardinale Dionigi Tettamanzi si è passati all'unico pass a disposizione del nuovo cardinale, Angelo Scola. O, meglio, sarà un miglioramento quando il cardinale "decaduto" rinuncerà ai suoi, ammesso che non l'abbia già fatto.

E chiudiamo con il consueto riassunto parziale:

Autorità e personalità                37 pass
Istituti bancari                             376 pass
Aziende private                           496 pass
Enti privati e associazioni        241 pass
Medici                                             260 pass
Totale parziale:                            1.410 pass

Arrivare ai 4mila e oltre? E' ancora lunga, molto lunga... sarà meglio concentrarci su soli altri due contenitori, entrambi degni di attenzione: giornalisti e media in genere e, per il gran finale, politici, di ogni grado e livello. Abbiate pazienza, l'appuntamento è tra pochi giorni.

.

mercoledì 11 aprile 2012

Pass cittadini. La vera mappa del potere/3 – Le aziende private

Dopo personalità e banche, ecco la terza puntata dedicata a coloro che negli scorsi anni hanno goduto di permessi per circolare liberamente nelle corsie preferenziali cittadine. Una distribuzione di privilegi che in qualche modo può servire a ricostruire la parallela distribuzione di potere in atto nel primo decennio degli anni 2000. Da considerare il fatto che i pass sono acquistabili, come è stato precisato, ma vengono concessi solo a chi in qualche modo operi nell'interesse della città... Vediamoli, allora, questi benefattori della società. Questa volta parliamo di società e aziende private. nella lista comunale ne sono comprese 230, per un totale di 496 pass.

Cominciamo subito, com'è ormai tradizione di questa ricerca, con la classifica dei più "fortunati". Per quanto riguarda le aziende private, al top di questa speciale graduatoria c'è il Gruppo Pirelli, la fabbrica storica milanese, con 21 pass. Niente male, davvero, così come male non se l'è cavata Telecom Italia che segue a una sola lunghezza: per lei i pass sono 20. Sul podio, appena appena distanziata, l'Azienda Trasporti Milanese, cioè l'Atm, azienda che gestisce i trasporti pubblici cittadini. I suoi 18 pass suonano come un controsenso, se non come una burla: gestisci bus, tram e metro, ma circoli in città con le auto, sfruttando oltretutto le corsie perferenziali...

La quarta classificata è una sorpresa, dopotutto. Si tratta di Fc Internazionale, cioè la società di calcio, che con i suoi 12 pass surclassa i cugini dell'Ac Milan, che ne possiedono solo 8. Ma forse tanto sorpresa non è, se si considerano i cognomi coincidenti dell'ex sindaco di Milano e del presidente nerazzurro... Seguono al quinto posto Ferrovie Nord Milano e Vodafone Omnitel (che dunque perde il derby con Telecom) entrambi con 9 pass, che precedono l'Ac Milan, appunto, il Gruppo Eni e le Poste Italiane, tutti con 8 permessi a disposizione. Poi, a 7, Anas, Ferrovie dello Stato (per non arrivare in ritardo, almeno quando si viaggia in auto...), Sea (la società che gestisce gli aeroporti Linate e Malpensa, tanto per "volare" anche in città). Infine, a 6 pass, l'accoppiata berlusconiana Finivest e Mediaset (totale 12 pass, cui vanno aggiunti quelli della Società Europea di Edizioni, editrice del "Giornale", con 4 pass e Publitalia '80, con 3, per un totale di gruppo di 19 pass... roba da podio) Edison, Mercedes e, infine, Metropolitana Milanese Spa, i cui dirigenti con tutta probabilità ritengono sia meglio circolare nelle corsie preferenziali piuttosto che nel sottosuolo cittadino).

Questi i Top. Difficile capire il motivo per cui aziende private debbano poter godere di privilegi negati ai comuni cittadini. Soprattutto quando il vantaggio che potrebbe pervenire alla comunità è difficile da individuare. Ma proseguiamo con l'analisi, individuando alcuni canali tematici che possono essere ricostruiti unendo tra loro i privilegiati. Come quello della moda, ad esempio, che vede tra i dotati di pass alcuni tra i gruppi principali tra quelli che operano in città. Il più privilegiati risultano essere Giorgio Armani Spa e Trussardi Spa, con 2 pass. Seguono, tutti con 1 pass: Bennet, Etro, Gianni Versace Spa, Marzotto, Prada, Krizia, Guccio Gucci, Tod's e, dulcis in fundo, Valentino. Si fa notare l'assenza di D&G... O come quello che riunisce idealmente le compagnie di assicurazione, capitanato da Assicurazioni Generali, con 3 pass. Di questo insieme fanno parte, in sequenza: Alleanza Assicurazioni, Allianz, Milano Assicurazioni, Aviva, Axa (tutte con 2 pass) e Bipiemme Vita, Bnl Vita, Fondiaria Sai, Intesa Vita, Sara, Europ Assistance Italia, Gruppo Gpa, Xl Insurance Company Limited, Zurich Insurance (per tutte loro 1 pass).

Cambiamo genere e passiamo all'energia. Molta di questa è stata probabilmente spesa per richiedere agevolazioni negli spostamenti cittadini, con buoni risultati, parrebbe. Detto di Eni ed Edison, inserite nelle top, non male figurano Enel Rete Gas ed Eniservizi (4 pass) e Saras Spa Raffinerie Saras (3 pass, ecco che ritorna il nome della famiglia Moratti). Poi A2A (l'ex Aem), Abb Spa, Enel, Terna, Prysmian (produttrice di cavi elettrici), Tamoil Italia, Totalerg, Edipower (tutte con 2 pass) e Avelar Energy Group, Erg, Kinexia, Cofely Italia, Sofinter Group, Prysmian cavi e sistemi energia e Snam rete Gas con 1 pass.

L'elenco è infinito, impossibile scorrerlo tutto senza annoiarsi. Detto che sono decine le società immobiliari (tra cui anche Tradim, l'immobiliare del finanziere Luigi Zunino, artefice della nuova skyline del quartiere di Porta Vittoria, con 2 pass) e le holding, finanziarie o società di investimento (tra cui Gemina, anch'essa con 2 pass e la Cofide, 1 pass, holding azionista di controllo della Cir,  1 pass, la società a capo del Gruppo De Benedetti) che – a pagamento o per gentile concessione comunale, impossibile capirlo leggendo l'elenco – hanno potuto fin qui godere di permessi speciali di circolazione in città, vale la pena di soffermarsi su alcune altre realtà private più conosciute delle altre. Anzitutto, il mini torneo che vede partecipare i grandi magazzini, con la vittoria di Gs Carrefour (3) e le posizioni di rincalzo di Esselunga (2), Billa e Coin (1). Poi le società che hanno a che fare con la sanità, cioè Sorin Group, Bracco, Bayer (2), Dompè Farmaceutici, Giuliani, Humanitas, Istituto Europeo di Oncologia, Mediolanum Farmaceutici, Pierrel, Spin, Isagro, Sasol Italy, Zambon Company (1),

Infine, prese man mano che compaiono nella lista: Fiat, Lombardia Informatica/Lombardia Servizi, Milano Ristorazione e Milano Serravalle (chissà se la cessione di partecipazioni del Comune prevede anche cessione di pass per le corsie) tutte con 4 pass. Poi Fiera Milano Spa, Milanosport e Nestlè Italiana con 3 pass. E Sogemi (che gestisce i mercati all'ingrosso della città), Expo 2015 Spa, Parmalat, Sugarmusic (la casa di produzione di Caterina Caselli) e Metroweb, che gestisce la rete della fibra ottica milanese, ma che per andare veloce preferisce le corsie stradali, tutti con 2 pass. Infine Borsa Italiana, Coca Cola, Equitalia Esatri Esazione Tributi, Ferrovienord Spa, Finlombarda, Finmeccanica, Pellegrini (le mense aziendali dell'ex presidente dell'Inter), Pomellato e, stranamente in coda, la Rai tutti con 1 solo pass.

Per chiudere, finalmente, tre ultime curiosità. Compare tra gli altri il nome di Dolcedrago Spa (1 pass), che altro non è che la società gestita da Giuseppe Spinelli – il ragioniere che secondo i Pm sarebbe stato incaricato di gestire le feste di villa San Martino – in nome e per conto di Silvio Berlusconi. E anche il nome della Siram (2 pass), balzata agli onori della cronaca per essere la multinazionale che ha vinto l'appalto di gestione di piazza Città di Lombardia, lo spazio ai piedi della nuova sede della Regione Lombardia, ma ancor più per essere stata coinvolta a inizio aprile 2012 nell'inchiesta relativa a certe triangolazioni sospette di denaro che vedono come protagonista l'ex tesoriere della Lega Nord, Francesco Belsito.

E in conclusione, tra tante aziende, società, industrie, holding eccetera, spunta un solo nome, quello (letteralmente) di Querci dr. Niccolò. Per capire chi è questo superfortunato è sufficiente una veloce navigata su Internet. Noi vogliamo solo ricordare la sua lunga e proficua carriera nel Gruppo Mediaset, che lo vede oggi occupare alte cariche tra Publitalia e Mediashopping. E quindi, anche se indirettamente, ci tocca di parlare ancora una volta del Cavaliere...

Ma ecco il consueto riassunto finale:

Autorità e personalità:      37 pass
Istituti bancari:                   376 pass
Aziende private:                     496 pass
Totale parziale:                      909 pass


I pass assegnati sono 4mila, ma chi manca ancora? Nella prossima puntata ci occuperemo di enti, associazioni e fondazioni. Un lungo e interessante elenco...



mercoledì 4 aprile 2012

Pass cittadini. La vera mappa
del potere/2 - Le banche

Dopo avere scoperto quali autorità e personalità godono del privilegio di percorrere le corsie preferenziali cittadine, evitando così il traffico in cui rimangono incastrati tutti i cittadini "normali", proviamo a costruire un altro pezzo di mappa del potere cittadino analizzando i pass a disposizione degli istituti bancari.

Alle banche, al momento – fino a quando non interverrà il sindaco Pisapia, che ha annunciato di voler ridurre del 40% il numero generale dei privilegiati  – è assegnata la bellezza di 376 pass. Sono per l'esattezza 65, gli istituti fortunati, e attraverso le singole assegnazioni di pass, più o meno "generose", è possibile stilare una sorta di classifica di importanza di ognuno di loro, almeno all'interno della nostra città.

In testa il Gruppo Intesa Sanpaolo

A farla da padrone ci pensa il Gruppo Intesa Sanpaolo, con 75 pass (a Milano ha 208 sportelli bancari), seguito da Unicredit (64 pass, per 139 sportelli) e Banca Popolare di Milano (43, per 99 sportelli). Questo il podio, forse neanche troppo sorprendente. Seguono Monte dei Paschi di Siena (34 pass, 74 sportelli), Banca Popolare Commercio e Industria (10 pass e 76 sportelli) e Bnp Paribas (10 pass, 44 sportelli), Credito Artigiano (9 pass, 26 sportelli), Banca Popolare di Sondrio (8 pass, 32 sportelli) e Banco di Brescia (8 pass, 25 sportelli)). Sorprendono forse, in negativo, i soli 5 pass di Mediobanca (un'unica sede, in piazzetta Enrico Cuccia, nome che ci ricorda che una volta tutto ruotava da queste parti), mentre i 6 (per 17 sportelli) della Deutsche sono tutto sommato in linea con il rigore tedesco: pochi privilegi e... giù la schiena.

Del resto, quando si tratta di privilegi, per gli stranieri – forse meno "preparati" di noi sotto questo aspetto – non restano che le briciole (è vero che Unicredit è un colosso europeo, ma si è ormai italianizzato con efficacia). Qualche esempio: Credit Suisse e Bank of America 2 pass, Bank of Tokyo 1, come la Royal Bank of Scotland e la Jpmorgan Chase Bank. Meglio la Barclay Bank, con 5 pass (ma ha ben 52 sportelli in città), comunque sempre uno in meno della Banca Popolare di Novara, che ne ha 6 (e solo 13 sportelli).

I due pass della Banca Leonardo

Tra le presenze curiose, infine, Carimilo (2), Pramerica Life (1, che forse è più un'assicurazione che una banca...), Commerzbank (1, è la seconda banca più grande della Germania), Banca Leonardo (2) e la genovese Banca Passadore & C. (1). Alzi la mano chi ne conosceva l'esistenza o chi ne ha mai intravisto il logo... Per niente pervenuti, invece, i cinesi, che probabilmente non circolano in auto o che altrettanto probabilmente non hanno ancora scoperto l'opportunità messa loro a disposizione dal Comune di Milano.

Facciamo a questo punto una prima somma:
Autorità e personalità:      37 pass
Istituti bancari:                   376 pass
Totale parziale:                     413 pass


Nella prossima puntata, come promesso, parleremo di aziende private. E poi, ancora, di enti, associazioni e fondazioni. E ne vedremo delle belle!

.

lunedì 2 aprile 2012

Pass cittadini. La vera mappa del potere/1 - Autorità e personalità

Si sa che le notizie, oggi, durano lo spazio di una giornata o poco più. Rischia perciò di risultare "stantìa" una nota che riguardi la questione dei pass sulle corsie preferenziali milanesi – quelle che a rigor di logica dovrebbero essere riservate ai soli mezzi pubblici e, al limite, ai motocicli – uscita sui giornali ormai già da qualche giorno e forse già entrata nel dimenticatoio. Vorremmo però cercare di aggiungere qualcosa, anche in modo scherzoso, a quanto fin qui detto, analizzando un po' più da vicino i nomi delle persone e delle organizzazioni cui sono attribuiti gli oltre 4mila pass concessi dal Comune di Milano (quelli che Pisapia vorrebbe ridurre di almeno il 40%). Giusto perché grazie a questo elenco è possibile ricostruire una mappa del potere – economico, finanziario, politico – cittadino. E non ci sembra poca cosa...

Anzitutto una precisazione. Valerio Staffelli, giornalista di "Striscia la Notizia" – quello del Tapiro d'Oro, per intenderci – se l'è presa parecchio con tutti coloro che attraverso Twitter gli hanno tirato le orecchie, lui che combatte ogni giorno contro i soprusi, per la sua presenza nella lista dei privilegiati. «Pago ogni anno il diritto a usufruire delle corsie riservate ai mezzi pubblici» ha precisato, aggiungendo che si tratta di un diritto concesso solo grazie al fatto che la sua è un'attività che procura una pubblica utilità che coincide, nel suo specifico caso, con il diritto di essere informati dei cittadini. Ma di lui parleremo quando ci occuperemo dei giornalisti.

Il suo nome, in questo momento, ci è servito solo per spiegare come non sia facile parlare delle singole persone, privati cittadini, che godono del pass delle corsie preferenziali milanesi. In molti casi il fatto che loro possano viaggiare liberamente nelle corsie preferenziali cittadine potrebbe non coincidere con l'assegnazione di un odioso privilegio, ma solo di un servizio ottenuto dietro pagamento di una sorta di abbonamento. Cosa che giustificherebbe, per esempio, i pass di Marina e Paolo Berlusconi – figlia e fratello di Silvio – che sono inseriti nella parte di lista riservata alle "Autorità dello Stato/Alte Personalità", anche se difficile è da individuare, nel loro caso, la pubblica utilità.

Nella stessa lista troviamo Roberto Colaninno, presidente di Alitalia, che gode di quattro pass così da poter "volare" indisturbato anche in città; il Presidente del Consiglio politico del Congresso mondiale ebraico Benatoff Cobi, che gode invece di tre pass e, udite udite, Bedy Moratti, sorella di Massimo e cognata di Letizia, ex attrice e oggi donna/immagine dell'Inter, che ha a sua disposizione ben 2 pass, forse per riuscire ad arrivare in tempo a vedere la partita. Lo stesso numero assegnato a Gabriele Galateri, presidente di Assicurazioni Generali e di Telecom Italia, due cosine da niente, e a Riccardo Garosci, appassionato rallysta, ex esponente di Forza Italia, ex deputato europeo trombato alle elezioni politiche nel 2001 (aspirava a diventare a deputato, ma fu sconfitto, nel suo collegio, da Luciano Violante), da allora consulente e consigliere di professione (è stato anche Capo progetto nel comitato per Expo 2015).

Tra le alte personalità che hanno un solo pass – poveracci – sono da annoverare molti nomi sconosciuti, o quasi, alla gente comune. Accanto a quello di Umberto Veronesi, conosciutissimo oncologo, già ministro della Sanità (tra il 2000 e il 2001), presidente dell'istituto Europeo di oncologia, figurano infatti nomi come quello di Gabriele Bianchi Porro, primario gastroenterologo dell'ospedale Luigi Sacco (chissà come mai solo lui e non anche tutti gli altri primari degli ospedali milanesi?); Cesare Castelbarco Albani, accreditato come Console Onorario del Granducato del Lussemburgo; Emanuele Erbetta, presidente di Fondiaria Sai (chissà che rabbia a vedere che Generali ha a disposizione due pass); Paolo Pifarotti, questore di Lodi (e gli altri questori della Lombardia, niente?); Massimo Ponzellini, presidente di Impregilo con qualche indagine a proprio carico risalenti a quando era presidente della Banca Popolare di Milano. E poi ancora Guido Salvini, magistrato del Tribunale ordinario di Cremona (Cremona? E perché non gli altri tribunali?); Roberto Schmid, presidente dell'Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia, che tra i meriti ha (o aveva) anche quello di essere un fedelissimo di Letizia Moratti; Giacinto Siciliano, direttore del carcere di Opera, finito sotto processo per essere sospettato di avere avuto alcuni contatti "pericolosi" con esponenti camorristi. 

Bene, questa, con poche altre aggiunte, è la lista delle personalità che mentre facciamo la fila ai semafori ci sfrecciano a fianco, nelle corsie preferenziali. Solo una piccola parte di coloro che ogni giorno vanno da una parte all'altra della città con grande facilità, alla faccia nostra. Solo 37 pass sugli oltre 4.000 in circolazione...


La prossima puntata sarà dedicata alle banche e alle società private. Ma il meglio, poi, dovrà ancora venire...

.

Votami

migliori