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lunedì 6 agosto 2012

Quella inutile terza corsia delle nostre autostrade


L'allargamento del tratto dell'Autostrada dei Laghi che va da Lainate fino a Como (per ora solo in quella direzione) sta per essere ultimato. Ancora poche notti di lavori e di disagi per gli automobilisti e poi quel tratto autostradale potrà mostrare in tutto il suo splendore le sue tre fiammanti corsie.

L'allargamento di quel tratto autostradale, lungo poco più di 23 km, in aggiunta ad altre opere accessorie – un nuovo svicolo, barriere antirumore, ecc. – costerà, a lavori ultimati, circa 434 milioni di euro.

Una bella cifra, non c'è che dire, che va ad aggiungersi a tutte quelle equivalenti o superiori impiegate per donare a molte altre autostrade italiane una terza corsia.

Un'esigenza che sembra essere sempre più riconosciuta dai nostri governanti – a tutti i livelli, da quelli nazionali a quelli semi-locali – che dimostrano di non viaggiare mai in auto, se non con vetture blu con lampeggianti attivi, che si fanno strada prepotentemente nel traffico ed evitano ogni tipo di impedimento stradale.

I soldi investiti in terze corsie sono soldi buttati via

Sì, perché i soldi utilizzati per costruire le terze corsie autostradali sono soldi, possiamo dirlo ad alta voce, buttati via. È sufficiente uscire dalla nostra città e viaggiare lungo le nostre arterie principali – basta imboccare l'autostrada per Bergamo, per esempio, oppure quella che porta a Genova – per rendersi conto che gli italiani nella corsia più esterna non ci viaggiano mai.

Può esserci anche tutta la strada libera, ma riuscire a vedere auto in ordine sulla corsia di destra è quasi impossibile. Lì ci stanno solo i camion, i camper, i pullman, anche questi mezzi senza però esagerare...

Gli altri, guidatori di automobili di ogni cilindrata, da quella minima a quella più potente, viaggiano con costanza nelle corsie di sorpasso anche se procedono a velocità limitate.

Perché? Forse perché si sentono più sicuri, in mezzo alla strada. Opppure perché ritengono che procedere nella corsia di destra sia un'onta e al contrario viaggiare in quella di centro, anche se non c'è nessuno a destra, sia un diritto.

Basterebbe conoscere il Codice della strada

O, forse, perché non conoscono il Codice della strada, che all'art. 143, comma 5, prescrive:
"Salvo diversa segnalazione, quando una carreggiata è a due o più corsie per senso di marcia, si deve percorrere la corsia più libera a destra; la corsia o le corsie di sinistra sono riservate al sorpasso". 
Un comportamento illegale, dunque, quello dell'occupazione senza motivo delle altre corsie, che può portare a una multa di 155 euro con decurtamento di 4 punti della patente. Ci piacerebbe sapere se qualcuno ha mai dovuto pagare un'ammenda per un comportamento di questo tipo. Illegale perché pericoloso, oltre che poco educato nei confronti degli altri automobilisti.

Insomma, il traffico caotico delle nostre autostrade è rimasto tale nonostante gli ampliamenti apportati in questi ultimi anni, perché la terza corsia è sempre vuota e si riempie solo in caso di code che bloccano lo scorrimento del traffico.

Saranno dunque tutti soldi spesi inutilmente, quelli investiti in operazioni di questo tipo, finché non si procederà a un'efficace opera di educazione stradale degli italiani (basta oltrepassare un qualsiasi confine per capire che questo è un fenomeno soprattutto nostrano...).

E l'unico modo efficace per educare gli italiani - triste dirlo ancora una volta ma è così – è toccarli in quello che gli è più caro, cioè il portafoglio.

Care forze dell'ordine che operate sulle autostrade italiane, quando comincerete a farlo?

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