Oggi pranzo all'aperto, in piazza Sant'Alessandro, uno degli angoli più belli della città.
Ordino, aspetto il piatto e intanto scorro Twitter. Molti messaggi arrivano da Istanbul – così vicina, così lontana – parlano di scontri nelle vie del centro, di avvocati arrestati, di cariche della polizia.
Uno dei tweet più drammatici racconta che in piazza Taksim "Migliaia di mani alzate corrono verso la polizia, che continua a sparare gas lacrimogeni".
Nei giorni scorsi sono già morti tre "indignados", in Turchia, nelle proteste di coloro che chiedono le dimissioni del premier turco Recep Tayyip Erdogan, che dal canto suo ha fatto sapere, poche ore fa, che «Nessuna protesta verrà più tollerata» (vedi questo servizio dell'Huffington Post).
Mi viene in mente che qui da noi, ieri sera, decine di giovani virgulti milanesi sono scesi in piazza per difendere i diritti di una gelateria alla moda, al grido di #PiùGromMenoRom, tanto per rimanere in tema di tweet (leggi qui un breve resoconto della serata).
Meglio pensare agli anziani...
Vabbè, lasciamo stare i giovani. Pensiamo agli anziani, come questa simpatica e tenera coppia seduta nel tavolino a fianco del mio. Hanno finito di mangiare e sono lì uno di fronte all'altro, in silenzio. Sembrano assaporare un momento di relax. Loro, così sereni, in mezzo a centinaia di persone che camminano con frenesia e che, anche quando si siedono ai tavolini, pensano solo a consumare i pasti in tutta fretta, pronti a tornare in ufficio in orario.
Lui a un certo punto si rivolge alla moglie e le dice, con voce tremula e gentile: «Quando vuoi possiamo andare...».
«Sei veramente una persona disgustosa», risponde lei, facendomi sobbalzare di nascosto sulla sedia. «Dillo che vuoi andare via tu, perché sei stufo di stare qui, e non fare finta di chiedere a me se voglio restare o no... Sei ignobile, come sempre, lasciatelo dire!».
Io quasi quasi spero che domani torni a piovere.
.
Nessun commento:
Posta un commento