Dopo personalità e banche,
ecco la terza puntata dedicata a coloro che negli scorsi anni hanno
goduto di permessi per circolare liberamente nelle corsie preferenziali
cittadine. Una distribuzione di privilegi che in qualche modo può
servire a ricostruire la parallela distribuzione di potere in atto nel
primo decennio degli anni 2000. Da considerare il fatto che i pass sono
acquistabili, come è stato precisato, ma vengono concessi solo a chi in
qualche modo operi nell'interesse della città... Vediamoli, allora,
questi benefattori della società. Questa volta parliamo di società e
aziende private. nella lista comunale ne sono comprese 230, per un
totale di 496 pass.
Cominciamo subito, com'è ormai
tradizione di questa ricerca, con la classifica dei più "fortunati". Per
quanto riguarda le aziende private, al top di questa speciale
graduatoria c'è il Gruppo Pirelli, la fabbrica storica milanese, con 21 pass. Niente male, davvero, così come male non se l'è cavata Telecom Italia che segue a una sola lunghezza: per lei i pass sono 20. Sul podio, appena appena distanziata, l'Azienda Trasporti Milanese,
cioè l'Atm, azienda che gestisce i trasporti pubblici cittadini. I suoi
18 pass suonano come un controsenso, se non come una burla: gestisci
bus, tram e metro, ma circoli in città con le auto, sfruttando
oltretutto le corsie perferenziali...
La quarta classificata è una sorpresa, dopotutto. Si tratta di Fc Internazionale,
cioè la società di calcio, che con i suoi 12 pass surclassa i cugini
dell'Ac Milan, che ne possiedono solo 8. Ma forse tanto sorpresa non è,
se si considerano i cognomi coincidenti dell'ex sindaco di Milano e del
presidente nerazzurro... Seguono al quinto posto Ferrovie Nord Milano e Vodafone Omnitel (che dunque perde il derby con Telecom) entrambi con 9 pass, che precedono l'Ac Milan, appunto, il Gruppo Eni e le Poste Italiane, tutti con 8 permessi a disposizione. Poi, a 7, Anas, Ferrovie dello Stato (per non arrivare in ritardo, almeno quando si viaggia in auto...), Sea
(la società che gestisce gli aeroporti Linate e Malpensa, tanto per
"volare" anche in città). Infine, a 6 pass, l'accoppiata berlusconiana Finivest e Mediaset (totale 12 pass, cui vanno aggiunti quelli della Società Europea di Edizioni, editrice del "Giornale", con 4 pass e Publitalia '80, con 3, per un totale di gruppo di 19 pass... roba da podio) Edison, Mercedes e, infine, Metropolitana Milanese Spa,
i cui dirigenti con tutta probabilità ritengono sia meglio circolare
nelle corsie preferenziali piuttosto che nel sottosuolo cittadino).
Questi
i Top. Difficile capire il motivo per cui aziende private debbano poter
godere di privilegi negati ai comuni cittadini. Soprattutto quando il
vantaggio che potrebbe pervenire alla comunità è difficile da
individuare. Ma proseguiamo con l'analisi, individuando alcuni canali
tematici che possono essere ricostruiti unendo tra loro i privilegiati.
Come quello della moda, ad esempio, che vede tra i dotati di pass alcuni
tra i gruppi principali tra quelli che operano in città. Il più
privilegiati risultano essere Giorgio Armani Spa e Trussardi Spa, con 2 pass. Seguono, tutti con 1 pass: Bennet, Etro, Gianni Versace Spa, Marzotto, Prada, Krizia, Guccio Gucci, Tod's e, dulcis in fundo, Valentino. Si fa notare l'assenza di D&G... O come quello che riunisce idealmente le compagnie di assicurazione, capitanato da Assicurazioni Generali, con 3 pass. Di questo insieme fanno parte, in sequenza: Alleanza Assicurazioni, Allianz, Milano Assicurazioni, Aviva, Axa (tutte con 2 pass) e Bipiemme Vita, Bnl Vita, Fondiaria Sai, Intesa Vita, Sara, Europ Assistance Italia, Gruppo Gpa, Xl Insurance Company Limited, Zurich Insurance (per tutte loro 1 pass).
Cambiamo
genere e passiamo all'energia. Molta di questa è stata probabilmente
spesa per richiedere agevolazioni negli spostamenti cittadini, con buoni
risultati, parrebbe. Detto di Eni ed Edison, inserite nelle top, non male figurano Enel Rete Gas ed Eniservizi (4 pass) e Saras Spa Raffinerie Saras (3 pass, ecco che ritorna il nome della famiglia Moratti). Poi A2A (l'ex Aem), Abb Spa, Enel, Terna, Prysmian (produttrice di cavi elettrici), Tamoil Italia, Totalerg, Edipower (tutte con 2 pass) e Avelar Energy Group, Erg, Kinexia, Cofely Italia, Sofinter Group, Prysmian cavi e sistemi energia e Snam rete Gas con 1 pass.
L'elenco è infinito, impossibile scorrerlo tutto senza annoiarsi. Detto che sono decine le società immobiliari (tra cui anche Tradim,
l'immobiliare del finanziere Luigi Zunino, artefice della nuova skyline
del quartiere di Porta Vittoria, con 2 pass) e le holding, finanziarie o
società di investimento (tra cui Gemina, anch'essa con 2 pass e la Cofide, 1 pass, holding azionista di controllo della Cir,
1 pass, la società a capo del Gruppo De Benedetti) che – a pagamento o
per gentile concessione comunale, impossibile capirlo
leggendo l'elenco – hanno potuto fin qui godere di permessi speciali di
circolazione in città, vale la pena di soffermarsi su alcune altre
realtà private più conosciute delle altre. Anzitutto, il mini torneo che
vede partecipare i grandi magazzini, con la vittoria di Gs Carrefour (3) e le posizioni di rincalzo di Esselunga (2), Billa e Coin (1). Poi le società che hanno a che fare con la sanità, cioè Sorin Group, Bracco, Bayer (2), Dompè Farmaceutici, Giuliani, Humanitas, Istituto Europeo di Oncologia, Mediolanum Farmaceutici, Pierrel, Spin, Isagro, Sasol Italy, Zambon Company (1),
Infine, prese man mano che compaiono nella lista: Fiat, Lombardia Informatica/Lombardia Servizi, Milano Ristorazione e Milano Serravalle (chissà se la cessione di partecipazioni del Comune prevede anche cessione di pass per le corsie) tutte con 4 pass. Poi Fiera Milano Spa, Milanosport e Nestlè Italiana con 3 pass. E Sogemi (che gestisce i mercati all'ingrosso della città), Expo 2015 Spa, Parmalat, Sugarmusic (la casa di produzione di Caterina Caselli)
e Metroweb, che gestisce la rete della fibra ottica milanese, ma
che per andare veloce preferisce le corsie stradali, tutti con 2 pass.
Infine Borsa Italiana, Coca Cola, Equitalia Esatri Esazione Tributi, Ferrovienord Spa, Finlombarda, Finmeccanica, Pellegrini (le mense aziendali dell'ex presidente dell'Inter), Pomellato e, stranamente in coda, la Rai tutti con 1 solo pass.
Per chiudere, finalmente, tre ultime curiosità. Compare tra gli altri il nome di Dolcedrago Spa
(1 pass), che altro non è che la società gestita da Giuseppe Spinelli –
il ragioniere che secondo i Pm sarebbe stato incaricato di gestire le
feste di villa San Martino – in nome e per conto di Silvio Berlusconi. E
anche il nome della Siram (2 pass), balzata agli onori della
cronaca per essere la multinazionale che ha vinto l'appalto di gestione
di piazza Città di Lombardia, lo spazio ai piedi della nuova sede della
Regione Lombardia, ma ancor più per essere stata coinvolta a inizio
aprile 2012 nell'inchiesta relativa a certe triangolazioni sospette di
denaro che vedono come protagonista l'ex tesoriere della Lega Nord,
Francesco Belsito.
E in conclusione, tra tante aziende, società, industrie, holding eccetera, spunta un solo nome, quello (letteralmente) di Querci dr. Niccolò.
Per capire chi è questo superfortunato è sufficiente una veloce
navigata su Internet. Noi vogliamo solo ricordare la sua lunga e
proficua carriera nel Gruppo Mediaset, che lo vede oggi occupare alte
cariche tra Publitalia e Mediashopping. E quindi, anche se
indirettamente, ci tocca di parlare ancora una volta del Cavaliere...
Ma ecco il consueto riassunto finale:
Autorità e personalità: 37 pass
Istituti bancari: 376 pass
Aziende private: 496 pass
Totale parziale: 909 pass
I pass assegnati sono 4mila, ma chi manca ancora? Nella
prossima puntata ci occuperemo di enti, associazioni e fondazioni. Un lungo e interessante elenco...
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