Deluso dal fatto che nel corso di questa campagna elettorale si vorrebbero mettere in secondo piano i problemi di Milano, che si stia cercando di portare anche nella disputa per l'elezione del nostro primo cittadino le tematiche (o le finte tematiche) che vanno per la maggiore a livello nazionale.
Deluso perché il nostro capo del Governo ha dichiarato che queste non saranno semplici elezioni amministrative, ma una tornata elettorale di importanza assoluta, politica. Ma come, mi chiedo, siamo Milano, la seconda città d'Italia, la capitale economica e forse morale del Paese, il centro di mille eccellenze in ogni campo, ecc. ecc. e poi quando si tratta di scegliere chi dovrà gestire tutto questo, e magari anche cercare di fare meglio, mi si dice che l'importanza che la mia città abbia un buon sindaco è seconda al fatto che a vincere le elezioni sia una forza politica piuttosto che un'altra.
Sono deluso, per questo, e se devo dire la verità anche parecchio incavolato. Ma almeno quando devo scegliere il mio sindaco posso fare a meno di dovermi sorbire i soliti discorsi che siamo costretti a subire da mesi sulla giustizia, sulla giustizia e poi ancora sulla giustizia? Posso pretendere che queste elezioni, almeno queste, non si risolvano nel solito referendum pro o contro la figura del capo della coalizione che governa il nostro Paese?
Mi piacerebbe assistere a confronti tra i candidati su argomenti quali asili nido, scuole, spazi per bambini, cultura, verde cittadino, cantieri aperti, piste ciclabili, trasporti pubblici efficienti, riduzione dello smog. Mi piacerebbe sapere che fine farà la Darsena, per esempio. Se la moschea si farà o non si farà. Oppure avere un'idea precisa sulle strategie di avvicinamento a Expo 2015, capire quale sarà il destino dell'orto botanico e, soprattutto, quali garanzie verranno predisposte per evitare che si risolva tutto nel solito "magna magna" di pochi fortunati. Mi piacerebbe sapere quali azioni verranno intraprese per controbattere l'influenza della 'ndrangheta sugli affari e sugli appalti lombardi, tanto per fare un altro esempio.
Vorrei si parlasse dei problemi che riguardano la città e solo di quelli. Non voglio ascoltare comizi sui massimi sistemi, voglio sapere se sotto casa mia verrà riasfaltata la strada che ha tante di quelle buche da sembrare una fetta di gruviera. Non voglio gente che mi tiri per la giacchetta chiedendomi il voto "perché se vincono gli altri... sai che disastro". Voglio amministratori che mi spieghino perché ritengono sia meglio costruire grattacieli per nababbi piuttosto che case accessibili a tutti. Ecco, questo è il punto: voglio che mi spieghino il perché delle loro scelte.
Insomma, sono deluso e incavolato, lo ripeto, perché voglio che queste siano elezioni "milanesi" e basta. Perché questa è una città troppo importante per essere relegata al ruolo di semplice asticella utile a registrare gli umori politici degli italiani.
E quindi forza, milanesi, usciamo dalle nostre tane e riprendiamoci una volta per tutte le nostre elezioni!
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