Non l'ho aperta subito, («prima sistemo la borsa e mi do una sciacquata alle mani, poi me la leggo...»), l'ho appoggiata lì, sul ripiano dell'anticamera, e me ne sono del tutto dimenticato.
L'ho trovata nello stesso posto questa mattina, appena sveglio. O, meglio, non ancora del tutto sveglio: per la precisione in quello stato comatoso che sta a metà tra il sonno profondo e il risveglio totale. L'ho aperta con una certa noia («possibile che quando serve non trovo mai il tagliacarte!») e, senza troppa attenzione, ho cominciato a leggerla.
Al primo momento, devo dire la verità, non ci ho capito un granché, ma giunto alle ultime righe sono letteralmente trasalito!
Egregio Cittadino,
Le inviamo il pass definitivo che l'autorizza a sostare negli spazi di sosta regolamentare presenti nel Suo Ambito. La scadenza del presente pass è indicata sul contrassegno stesso.
Le rammentiamo che i titolari del presente contrassegno potranno sostare gratuitamente negli spazi regolamentari con strisce blu solo se indicato nell'apposita segnaletica verticale, in mancanza di esplicita indicazione la sosta gratuita non è consentita.
Per ulteriori informazioni potrà contattare l'infoline 02.02.02 oppure visitare il sito Internet (www.comune.milano.it) e raggiungere la sezione "ho bisogno di muovermi in e fuori città".
La ringraziamo per la cortese attenzione e Le porgiamo i nostri migliori saluti.
Il ViceSindaco
On. Riccardo De Corato
L'Assessore ai Servizi Civici e Semplificazione
Avv. Stefano Pillitteri
Milano, 20 ottobre 2010
La testa ha cominciato a ronzarmi, le gambe hanno cominciato a cedere lentamente, come svuotate di tutte le forze.
«Ma come...?!? Ho sognato tutto...!!! Le elezioni, la campagna elettorale, i cartelloni su br e procure, il primo turno, la Moratti che dà del ladro, il ballottaggio, la vittoria di Pisapia, la città arancione, piazza del Duomo in festa...». In pochi secondi mille immagini mi sono passate davanti agli occhi, come in un film proiettato a gran velocità.
«"De Corato"... "Pillitteri"... "20 ottobre 2010"...: questa è la realtà, il resto è stato tutto frutto della mia fantasia. Un sogno, solo un sogno... Ma cosa cavolo ho mangiato ieri sera?»
Fino a che mia moglie, quella santa donna, non mi ha svegliato dall'incubo: «Ma dài che siamo a fine giugno, non senti che caldo fa, e non sono neanche le otto?»
(E allora, chiedo io, si fanno certi scherzi? Si inviano le lettere con otto mesi di ritardo?)
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Enorme.
RispondiElimina- Il Principe degli E.
In fondo il contribuente è una persona che lavora per lo Stato senza essere un impiegato statale. Certo, la forza dei Governi, sia locali sia centrali, è a mio avviso, inversamente proporzionale al peso delle imposte. Quindi....
RispondiEliminaP.S.: Pecunia non olet.
Il Vergiatese