mercoledì 27 febbraio 2013

Parco Ravizza, ma che bel castello...


Milano ha un nuovo castello. O, meglio, parco Ravizza ha un nuovo castello. Cioè, ha una nuova struttura in cui i bambini della zona possano giocare, all'interno del loro "recinto". Erano anni che le famiglie della zona chiedevano qualcosa in più, per quell'area riservata ai bimbi, di un semplice scivolo e di quattro striminzite  altalene.

Famiglie che avevano inoltrato richieste su richieste alle amministrazioni precedenti a quella attuale, quelle che avevano peraltro dato una nuova vita a un parco famoso, nei decenni passati, per essere un punto in cui, come racconta Franco Battiato nella sua canzone "Quand'ero giovane" (vedi sotto) si vendeva sesso "e spesso diverso". Il parco è stato restituito alle famiglie, dunque, ma qualche perplessità l'ha fin da subito sollevata la suddivisione dello spazio a disposizione. Troppe zone per cani, si dice da sempre, e poco, troppo poco per i bambini. L'esempio che si fa sempre, in questi casi, è parco Solari che con i suoi grandi spazi con giochi è diventato punto di riferimento per i bambini, le mamme e i papà di buona parte di Milano.

La risposta, però, era sempre la stessa: parco Solari è un giardino cittadino, parco Ravizza è un vero e proprio parco e non può avere una destinazione simile al primo. Una risposta difficile da comprendere, una distinzione che in pochi hanno sempre considerato rilevante. La realtà era quell'area spoglia riservata ai bambini, con parti fangose e poco curate. Il resto poco contava.

Per questo quel nuovo castello, e le nuove altalene che sono state piazzate nelle sue vicinanze, sono state accolte da tutti come un bel segnale: finalmente è stato colta, pur con un minimo sforzo, un'esigenza che la cittadinanza aveva espresso ormai da anni. Ed è fantastico se questo sarà un primo passo verso una più giusta distribuzione degli spazi del parco, che a molti appare, come detto, indispensabile.

A questo proposito, il Comitato x Milano Zona 5 ha in testa molte idee e le ha anche esposte in un cartello già dalla scorsa estate. Sono molte e variegate e vanno dal campo di bocce autogestito al campo di basket/pallavolo, da una pista ciclabile a uno spazio coperto con tavolini fissi dove grandi e piccoli possano giocare a carte, dama, scacchi.

Molte richieste per un parco che dopo decenni bui, come detto (anni in cui veniva considerato pericoloso e infrequentabile) è ora diventato un punto di riferimento del relax cittadino, grazie anche all'Università Bocconi e ai suoi studenti, che qui si riversano numerosi nei momenti di tempo libero (ma molti di loro assicurano che l'erba del parco Ravizza sia ottima anche per sdraiarcisi e studiare).

 

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