
La trovo una cosa insopportabile, perché non sopporto la violenza. E mi sembra ancor più assurdo che qualcuno si riunisca e decida di protestare contro un atto di violenza subito, spargendone altra in grande quantità in mezzo alla città, là dove la gente di solito combatte ogni giorno nel tentativo di vivere serenamente la propria vita (e non sempre ci riesce).


Perché se i giornali non ne hanno quasi parlato, i politici hanno fatto altrettanto. Ci spiace che il sindaco Pisapia e la sua giunta non abbiano preso le distanze e condannato i fatti. Ci sorprende che nessuno o quasi dell'opposizione cittadina abbia denunciato una situazione tanto inaccettabile. Forse tutti erano e sono concentrati su altri problemi, o forse in molti pensano che un po', sì, le banche in fondo questo se lo meritano... Probabilmente questo è il pensiero anche di molti cittadini, che sembrano passare davanti alle vetrine infrante senza battere ciglio.
Noi no, il ciglio se permettete lo battiamo, perché non vogliamo arrenderci al fatto che bisogna accettare in silenzio comportamenti di questo tipo. Nella città in cui vogliamo vivere queste cose non succedono. E se proprio succedono, nella città in cui vogliamo vivere, i cittadini si ribellano e cercano di far prevalere la civiltà sul vandalismo.
Non pensiamo che questo sia un discorso di destra o un discorso di sinistra. Francamente in questa circostanza della politica ce ne infischiamo. Noi vogliamo, pretendiamo solo di vivere in una città civile, dove cose come queste le si vedono solo alla televisione. Anzi, nemmeno lì, perché la stupidità della violenza la odiamo anche quando è lontana da noi.
E quindi la televisione, in questi casi, la spegniamo.
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