
Potremmo chiamarle le "quattro vie". Sono quelle che in zona Porta Romana attraversano un piccolo quartiere caratterizzato per lo più da case d'epoca – di fine '800, inizio '900 – e locali con una forte personalità.
Tra cui: un antiquario, una bottega dove si fanno le bambole a mano come una volta, un paio di falegnamerie, una casa editrice indipendente, un paio di spazi d'arte espositivi, un laboratorio di pittura, un altro in cui si fanno i marron glacés e un altro ancora dove si costruiscono pianoforti, trattorie tipiche, vinerie, locali alla moda e ristoranti tra i più frequentati di Milano.
È il quartiere delimitato da Viale Sabotino, via Crema, via Giulio Romano e via Ripamonti, (nella mappa evidenziate in rosso), che al suo interno comprende quattro vie che si intersecano, tra loro, in modo quasi perpendicolare.
Le quattro vie sono, per essere precisi:
via Agnesi
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Via Agnesi – Accesso da viale Sabotino |
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Via Agnesi – Accesso da via Giulio Romano |
via San Rocco
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Via San Rocco – Accesso da via Crema |
via Altaguardia
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Via Altaguardia – Sbocco di viale Sabotino |
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Via Altaguardia – Sbocco di via Giulio Romano |
via Vannucci
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Via Vannucci – Sbocco di via Ripamonti |
Un quartiere/quadrilatero che è una specie di fortino
Un quartiere che fino a pochi mesi fa era tutto stretto attorno alla struttura che meglio di tutte lo caratterizzava: la fabbrica di mattoncini rossi che aveva l'importante funzione di ricordare – da testimone elegante, silenziosa e discreta qual era – le origini popolari e operaie dell'intero quartiere.
Fabbrichetta che, nonostante i disperati tentativi dei residenti, che hanno cercato in tutti i modi di salvarla, è stata demolita tra la fine del 2013 e l'inizio del 2014.
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...il condominio costruito al suo posto |
Gli abitanti del quartiere lo trovano molto brutto, su questo punto sembrano essere tutti d'accordo, ma può darsi che siano prevenuti..., la gente qui era molto affezionata alla fabbrichetta rossa che c'era prima e la sua demolizione è stato un boccone amaro, davvero molto difficile da digerire.
Perché adottare il limite di 30 km/h
Ma torniamo al punto d'inizio. Il quartiere attraversato da queste quattro vie, dicevamo, si presterebbe molto bene a essere fornito di un divieto di velocità superiore ai 30 km all'ora, per vari motivi.![]() |
Parcheggio selvaggio in via Vannucci |
Senza contare che spesso – soprattutto, ma non solo, di sera e il sabato –, gli avventori dei locali pubblici parcheggiano un po' ovunque rendendo ancor più difficoltosi gli spostamenti all'interno del quadrilatero.
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La "stretta" di via Altaguardia |
Vicino, in via Giulio Romano ci sono due scuole, un'elementare e un istituto tecnico. Poi, sempre in Giulio Romano c'è la chiesa di Sant'Andrea con l'oratorio e non lontano c'è parco Ravizza e, non dimentichiamolo, l'Università Bocconi. Al venerdì buona parte della zona è occupata dal mercato rionale.
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Via Vannucci con il doppio parcheggio |
Sarebbe bello se potessero essere allargati, magari anche sacrificando qualche parcheggio (questo non subito, magari quando il car sharing sarà sempre più utilizzato ed efficiente e le macchine in circolazione, finalmente, saranno di meno).
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Lo slargo di via Altaguardia |
Non è una cattiva idea, anzi: renderebbe questo angolo di Milano ancor più vivibile e servirebbe se non altro a rasserenare in parte i residenti della zona che si trovano a passare davanti al nuovo (indesiderato) arrivato.