Il Consiglio regionale della Lombardia |
Milioni di euro in rimborsi spese
La regola primaria da applicare, in particolare, sembrerebbe essere «Non lasciare che altri prendano quello che potresti prendere tu!». Cioè: perché permettere che i nostri soldi vengano "presi" (tanto per usare un eufemismo) da quelli che stanno a Roma, quando li possiamo "trattenere" comodamente noi qui, stando in casa nostra? Un concetto che, come risulta dall'inchiesta che sta interessando il Consiglio regionale della Lombardia, sarebbe stato applicato in modo quasi perfetto in questi ultimi anni dagli esponenti politici che ne fanno parte.Secondo quanto sostenuto dagli inquirenti, gli esponenti della maggioranza, tra i quali ci sono anche i leghisti del famoso "Roma ladrona", avrebbero applicato questa semplice norma in modo sistematico, quasi scientifico. Non contenti dei 10mila euro netti mensili del loro stipendio, in questi ultimi anni si sarebbero "mangiati" milioni di euro di rimborsi spese per comprarsi iPad, iPhone, computer; per pranzare e cenare nei migliori ristoranti della città a suon di ostriche, champagne e tartufi; per comprarsi libri, francobolli, oggetti di antiquariato; per pagarsi pranzi di nozze e viaggiare ogni giorno in taxi, anche per spostamenti personali. Tutto pagato con i soldi dei contribuenti, naturalmente. Che vuol dire: tutto a spese nostre.
Ecco perché i soldi devono restare qui, sembrerebbe dimostrare l'inchiesta della Polizia tributaria che è in corso in questi giorni. Perché così è più facile "trattenerli". A Roma c'è gente esperta in questo, che lo fa da anni, ma qui gli spazi di azione sono molto più semplici da affrontare e la gente comune, che guarda al potere centrale con sospetto, sembra essere molto più indulgente – o forse più ingenua – quando si tratta di atti compiuti da persone provenienti dalla sua stessa terra.
Non di solo Minetti si tratta
Un'ultima cosa. Il fatto che Nicole Minetti abbia comprato con i nostri soldi il libro "Mignottocrazia" (qualcuno ha detto, scherzando, che si sarebbe trattato di un aggiornamento professionale...), oltre ad avere speso centinaia di euro per cene e aperitivi, è davvero deprecabile. Ma non ci piace il giochetto che qualcuno vorrebbe mettere in campo: concentrare l'attenzione sulla consigliera che il presidente regionale Roberto Formigoni ha voluto a tutti i costi con sé (inserendola nel suo listino bloccato), perché almeno così non si parla di tutti gli altri. La Minetti già di per sé rappresenta una degenerazione del modo di fare politica portato avanti dalla maggioranza che sta per lasciare la Lombardia dopo vent'anni di potere, in relazione al suo caso non c'è bisogno di questo nuovo scandalo per aggiungere altro.Paolo Valentini (Capogruppo Pdl in Consiglio regionale) |
Stefano Galli (Capogruppo Lega Nord in Consiglio regionale) |
hanno speso i soldi
dei cittadini in cene
luculliane offerte ad
amici e parenti, (se
l'inchiesta dovesse
confermare quanto
trapelato in questi
giorni sui giornali),
molti di quegli stessi
cittadini che gliele
hanno pagate fanno
ogni giorno i salti
mortali per riuscire
a dare da mangiare
ai propri figli.
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