venerdì 26 luglio 2013

La parola d'ordine è: "Riappropriamoci della città"



E' un concetto che abbiamo già espresso, ma su cui ci piace tornare.

La città, intendiamo Milano, è come la vogliono i milanesi (cioè coloro che abitano a Milano, da qualsiasi parte essi provengano). E i milanesi – o, almeno, la maggior parte di essi – della loro città poco o male si curano. Sono sempre pronti a lamentarsi, questo sì, ma in genere poco fanno per cercare di dare alla città un aspetto dignitoso.

Perché se i muri delle case sono pieni di scritte, le strade sono sporche, le vie vicine ai locali pubblici diventano orinatoi, le aiuole sono piene di erbacce e cartacce, non si può certo dare la colpa al governo, alla Regione, al Comune. La colpa va equamente suddivisa tra tutti coloro che abitano in città, anche se con intensità, come è ovvio, differenti.


Vandali irrispettosi e cittadini che se ne fregano

Se infatti da una parte c'è il vandalo che non ha rispetto per la cosa pubblica, dall'altra c'è il cittadino medio che tende a fregarsene, aspetta che qualcuno dall'alto risolva la situazione e si lamenta quando questo non viene fatto (senza tenere conto che non sempre le amministrazioni hanno le risorse per poterlo fare, oggi di sicuro meno che in passato).

Questo non è certo il meccanismo virtuoso che possa portare la città a essere migliore. C'è invece qualcosa che può essere fatto, e per fortuna in tanti, sono sempre di più, se ne stanno accorgendo. Molti cittadini, singolarmente o a gruppi, stanno infatti cercando di riappropriarsi di quelle parti di città che sono lasciate sempre più a se stesse.


L'esempio virtuoso
di via Crema

Gli esempi sono molti e tra questi c'è quello di via Crema, appena fuori Porta Romana. Questa bella ed elegante via alberata è un piccolo esempio di come la città possa cambiare in presenza della buona volontà dei cittadini. Niente di trascendentale, sia chiaro, ma un segnale importante.

Perché in questa via, negozianti e residenti hanno deciso di "riappropriarsi" degli spazi comuni per renderli più piacevoli alla vista. Aiuole, pali della luce, lampioni, anche gli alberi sono particolarmente curati e tenuti sotto controllo. I pali vengono rivestiti con "calze" colorate e fantasiose, negli spazi di terra ai piedi degli alberi, tra il marciapiede e la strada, sono state piantate decine e decine di piantine, destinate a dare colore a questo tratto di città.

Ora serve il rispetto di tutti

Un'iniziativa che è nata così, forse per caso o per scommessa, grazie all'impegno di alcune persone che sono riuscite a coinvolgerne altre, in un gioco virtuoso che non può che far bene a tutti. E che ora può continuare a vivere solo se ci sarà rispetto anche da parte degli altri cittadini, o di chi nella via si trova a transitare anche solo per qualche istante.

Qui ogni venerdì ha luogo il mercato rionale, gente che va e che viene, bancarelle, cassette e scatole di scarto un po' ovunque (prima che passi l'efficiente servizio comunale che si occupa della pulizia della zona, che in pochi minuti, con idranti e potenti "mezzi-aspirapolvere" ristabilisce l'ordine pre-mercato).

Se gli abbellimenti riusciranno a sopravvivere nel tempo, sarà una grande vittoria per tutti, il segnale che la città può davvero diventare più bella, basta che lo si voglia.



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